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22 Febbraio 2016

IL MATTINO | Il gusto non standardizzato distingue il bravo cuoco

Il professionista Samuele Beccaro

I corsi di cucina sono prima di tutto un modo per divertirsi insieme: lo assicura Samuele Beccaro, chef professionista e docente presso la Scuola Dieffe. La sua è una cucina tradizionale, attenta ai prodotti del territorio, ma allo stesso tempo all’innovazione e alla ricerca, che rendono ogni piatto una nuova esperienza nel panorama gastronomico. Alle spalle ha un’esperienza da sous chef presso la Trattoria La Ragnatela di Mirano (premiata a pieni voti dal Gambero Rosso), e riconoscimenti a livello nazionale ed internazionale. Si dedica a consulenze personalizzate e all’istruzione degli appassionati, che accorrono numerosissimi ai suoi corsi: «la quasi totalità dei frequentanti» spiega «è fatta da semplici amatori: di base si aspettano di divertirsi,ma al tempo stesso cercano di portare a casa più informazioni possibili, anche per cambiare il regime alimentare che hanno nella quotidianità. Arrivano con entusiasmo, poi scoprono che non tutto è fantastico: lavare i piatti ad esempio» scherza «non è mai bello. Un’altra cosa che gli allievi imparano durante il corso, poi, è la standardizzazione del gusto: di fatto, questo particolare crea la principale divisione tra un bravo cuoco “casalingo” ed una persona che cucina per mestiere.

Fonte: Il mattino di Padova,   Silvia Quaranta

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