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9 Settembre 2019

CORRIERE DEL VENETO | Cercate lavoro? Fatevi una Birra. Il 98% dei diplomati trova posto

La formazione professionale Il caso della padovana DIEFFE, prima scuola per mastri birrai riconosciuta dall’Unione Europea.

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L’economia è in crisi, fatevi una birra. O cominciate a produrla. Nella difficile congiuntura economica, c’è un settore che non conosce crisi ma registra ogni anno numeri in crescita ed è quello delle birre artigianali. La domanda del mercato è in continuo aumento e non si tratta solo di un fenomeno legato alla stagione estiva, come succedeva in passato. Per questo, dal 2012, DIEFFE, l’Accademia delle Professioni di Noventa Padovana, uno dei principali centri professionali del Veneto, ha varato un corso professionale per birrai.

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«Oggi è il nostro fiore all’occhiello – spiega il Presidente di Accademia delle Professioni Federico Pendin – con il 98% di persone che, terminato il corso, trovano lavoro». Ma il corso per birrai è diventato negli ultimi anni uno strumento utile per creare impresa. «Abbiamo fatto partire 50 edizioni e conferito la qualifica professionale a 630 persone. Dopo il diploma, 67 hanno aperto un birrificio artigianale in Italia o all’estero. E continuiamo a ricevere visite da parte di imprenditori stranieri che cercano personale specializzato».

Pendin lo ripete ogni volta che apre una nuova edizione: «Il primo anno venne a trovarci un magnete australiano, aveva un birrificio grande come mezza Padova: assunse cinque diplomati, tremila euro al mese e visto pagato. Dall’estero vengono in Italia a caccia di professionalità che sappiano coniugare intelligenza con manualità». Al corso per birrai il Presidente di Accademia delle Professioni ci pensava dal 2002, più esattamente da quando aveva avuto modo di partecipare a una degustazione con Michael Jackson. Non il cantante ma lo scrittore inglese (scomparso nel 2009) autore di libri sulla birra, famoso per la trasmissione «The Beer Hunter». Pendin fiutò l’esistenza di una domanda non intercettata da un’offerta piena e progettò un corso sperimentale di 600 ore, 300 ore fra teoria e laboratori, 300 nelle aziende. Mise l’annuncio in Rete e gli rispose un altro veneto, Michele Anzolin, che da anni viveva stabilmente in Norvegia. Oggi quel primo diplomato è il direttore di produzione della Haandbryggeriet, il secondo birrificio artigianale più antico del Paese scandinavo. Da tutta Europa, chi vuole creare altri corsi professionali per mastri birrai ha Padova come modello.

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«Non potevamo crederci neanche noi. Presentammo attraverso la Regione la richiesta agli uffici dell’Unione Europea con il progetto del corso e scoprimmo che nessun Paese prima di noi ci aveva pensato. In Europa funziona così: il primo Stato che propone un corso professionale diventa modello per tutti gli altri Stati membri. Non ci avevano pensato né Francia, Belgio o Germania». Così  la legge quadro sui corsi professionali per la birra nasce in Veneto, che  è anche la prima regione Italiana per produzione di vino. «Non credo sia un caso – precisa ancora Pendin – perché una regione così forte dal punto di vista enologico è abituata alla diversità, all’assaggio, alla sperimentazione, alla ricerca di nuove sfumature. Tutte cose che ritroviamo anche nel mondo della birra».

Gli iscritti hanno fra i 25 e i 40 anni, poco meno della metà arriva dal Veneto, gli altri da fuori regione. Un 5% viene, invece, dall’estero (Paesi nordici, Francia, Spagna, Taiwan). Ma ci sono stati anche studenti più giovani. «Ricordo ancora tre ragazzi, due ancora minorenni che si sono iscritti e che poi hanno aperto il birrificio La Scala a Verona». I corsi, che costano poco meno di tremila euro, si tengono tutti a Padova, dove si trovano gli impianti, la sala delle cotte, la nuova sala della spillatura e il laboratorio con gli alambicchi, frutto di una donazione di Ca’ Foscari. Gli allievi elaborano ricette, seguono lezioni di marketing, e-commerce e logistica. Una parte importante viene dedicata alla degustazione. A coordinare i corsi è il birraio e biotecnologo Stefano Bisogno. La prossima settimana ripartiranno i nuovi corsi, chi vuole iscriversi deve però aspettare marzo 2020, le «classi» da 18-20 persone sono al completo. Oltre al corso da 600 ore per birraio ce ne sono altri più brevi, come quello di degustatore birra (40 ore ) o quello di tecniche di birrificazione (24 ore).

FONTE: Corriere del Veneto