Intervista a Aurelio Carioli, ex Manager farmaceutico cambia vita e diventa Bar Manager per Caffettin
“A 58 anni, dopo una vita da Manager Farmaceutico, ho voluto cambiare vita: mi sono iscritto al Corso per Bar Manager e ora lavoro nell’appassionante mondo del caffè. Rifarei mille volte quella scelta!“
Raccontaci di te, Aurelio…
Ho lavorato per molti anni come Manager per un’azienda Farmaceutica, ho sempre lavorato in quel settore; qualche anno fa però, dopo una fusione tra aziende, ho deciso che sarebbe stato meglio dimettermi. A quel punto ero ad un bivio: continuare nel settore farmaceutico o rimettermi in gioco. A 58 anni ho preso coraggio e ho scelto la seconda opzione. Il carattere l’ho sempre avuto, ero adatto a fare il manager e non volevo andare molto distante da un ruolo che per anni mi aveva dato soddisfazioni, ma che ora mi era diventato un po’ stretto.
Perché fare un Corso Professionale per Bar Manager?
Quando ho preso la decisione di cambiare vita e reinventarmi ho iniziato a fare delle ricerche, dovevo capire su cosa fosse meglio puntare, su cosa, alla mia età, era meglio fare. Dopo aver parlato con diversi amici ed esperti, ho valutato che il settore Food & Beverage era il più adatto. L’analisi di mercato confermava la mia idea: il settore del Food&Beverage attualmente in Italia è trainante.
Ho così scoperto Accademia delle Professioni, ho guardato quali fossero i programmi, gli obiettivi e cosa poteva offrirmi. Sono andato a visitare la scuola, a parlare con i responsabili e sin da subito ho avuto una bella impressione di professionalità e serietà. Mi sono convinto e ho deciso di iniziare il mio percorso didattico iscrivendomi al Corso di Bar Manager. Mai scelta fu più azzeccata: la rifarei mille volte!
Il tuo bilancio sull’esperienza in Accademia e sul periodo di stage?
La mia esperienza al Corso per Bar Manager in Accademia è stata illuminante. Ho trovato dei veri professionisti che hanno avuto la rara capacità di trasferire la propria passione e le proprie conoscenze a noi semplici amatori. Siamo riusciti a creare un ottimo rapporto, sono sempre stati competenti e disponibili, si sa, passare insieme 300 ore di corso porta le persone a conoscersi meglio e a capirsi più facilmente. Grazie a questo, sono sempre riusciti a capire le nostre esigenze, dando consigli a seconda delle capacità di ognuno. È stata davvero una bellissima esperienza che mi ha permesso di conoscere persone di cui ho grande stima e con le quali abbiamo mantenuto un rapporto di amicizia, trasformatosi poi anche in lavorativo. Con Tommaso Brindani, del Birrificio CR/AK abbiamo appunto stretto una collaborazione con l’azienda con cui lavoro attualmente.
Inizialmente indirizzato sul vino, ho deciso di prendere una strada differente e lavorare nel mondo del caffè. Ho così intrapreso lo stage formativo alla Torrefazione Caffetin, in cui ho seguito la parte gestionale, economica, ma mi sono anche sporcato le mani lavorando al banco. Quest’esperienza è stata così positiva sia per me che per l’azienda ospitante che non ho più voluto lasciare il mondo del caffè e ho continuato a lavorare in Torrefazione.
Chi sei oggi e com’è cambiata la tua vita?
Ora continuo a lavorare alla Torrefazione Caffettin con grande soddisfazione. Sono riuscito a trovare un’azienda che condivide i miei stessi valori: sostenibilità, ricerca della qualità del prodotto e della produzione dello stesso. Vi è una condivisione reciproca della vita personale e aziendale; in un mercato ormai governato dalle multinazionali, con Torrefazione Caffettin diamo valore anche ai piccoli artigiani che si impegnano ogni giorno con devozione e fatica nel mondo del caffè.
Sono nate poi interessanti collaborazioni con il Birrificio CR/AK grazie anche a Tommaso Brindani, con la selezione del caffè, proveniente dal Camerun, per realizzare la birra Imperial Stout MOKACIOK, che ha portato grandi soddisfazioni ad entrambe le aziende. Presto collaboreremo anche con il Birrificio artigianale BioNoc’. Grazie all’Accademia, oltre ad avere imparato molto dal punto di vista formativo, si sono create delle relazioni che hanno per me una grande importanza.
A 60 anni mi sono ritrovato a ripartire in un settore nuovo e sono riuscito ad arrivare dove volevo. Ai miei coetanei voglio dire che non è vero che uno su mille ce la fa, perchè con impegno, passione e interesse tutti possiamo farcela.
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