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15 Ottobre 2020

Campionato internazionale Finger Food: il punto con Andrea Rosti, uno dei giudici di Accademia

La Settima edizione di Chef in Punta di Dita ha visto nella prestigiosa giuria del concorso i docenti Accademia delle Professioni: Samuele Beccaro, Luigi Cappelletto e Andrea Rosti.

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Si è conclusa pochi giorni fa l’edizione 2020 di “Chef in punta di dita” 2020, Campionato Internazionale di Finger Food, cui Accademia delle Professioni è partner.

Innovativa e ricca di sorprese la 7° edizione del Campionato internazionale di Finger Food si è svolta on line, con appuntamento per le premiazioni in diretta streaming dalla Fiera di Padova il 13 ottobre, sperimentando inediti format di comunicazione.

Nuovo format e nuove sfide per i concorrenti in gara, e anche per i giudici, tra i quali anche quest’anno tre docenti Accademia: Samuele Beccaro, Luigi Cappelletto e Andrea Rosti, rispettivamente nelle categorie Finger Food, Finger Food Dolce e Bocconi della Tradizione.

Abbiamo fatto il punto con lo chef Andrea Rosti dopo la competizione.

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Andrea, qual è stata la tua esperienza come giudice e qual era il livello della competizione?

“Che dire, un contest di alto profilo. Il livello dei partecipanti era alto, tutti chef o Cuochi professionisti, e l’impegno profuso massimo.

Il finger vincitore della categoria “Bocconi della Tradizione”, targato valle d’Aosta, dello Chef Giuseppe Cardullo , è emerso tra i concorrenti. L’idea innovativa della “patata ratta di montagna” come base del finger è stata vincente e originale, se confrontata con i più classici crostini di pane o bisquits.
Un finger geniale, a testa in giù, il morbido sotto, il croccante sopra, con una cialdina delicata. La filosofia del finger, da me molto apprezzata, ricorda quella del celebre Norbert Niederkofler, “Cook the mountain”. Tutti Ingredienti locali, coerenti, figli dello stesso territorio, il che è un gran bene anche per l’economia locale dei piccoli produttori, e anche per la caratterizzazione del turismo. Un mondo che vuole ritrovare la tipicità e la meraviglia. La rapa, il formaggio tipico, il lardo disidrato, la cipolla. Tutto funziona a meraviglia.
Chef Andrea Rosti
Chef Andrea Rosti
Il secondo è il piatto dello “studente modello”, Andrea Fraccaro.
Tante, forse troppe, tecniche coinvolte, tutte eseguite alla perfezione.  Richiami precisi al territorio e tanta passione.  Bellissima l’affumicatura artigianale delle uova di pesce. Molto apprezzabile anche l’emulsione di alga.
Insomma un giovane cuoco dalle grandissime speranze. Potremo avere un nuovo Adrià tra noi?
Al terzo posto David Perissinotto , siamo nella gastronomia locale, di livello, tra il mare adriatico e l’orto di casa. Un prodotto buonissimo, ricco e attento all’ecosostenibilità. Insomma una gastronomia, quella dello chef Perissinotto, di livello eccelso, ove mangerei pranzo e sera, o dove comprerei i prodotti preziosi, da portare in dono agli amici veri.
Complimenti comunque a tutti, al grande talento e impegno.”
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