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25 Gennaio 2019

RAMA REDZEPI con gli studenti della Quinta ISE sulla figura del Barman del futuro

Ogni settimana l’incontro con un grande protagonista dell’Enogastronomia per prepararsi al meglio all’esame di maturità.

Gli esami di maturità 2019 si avvicinano, le aree tematiche sono pubbliche e i 30 allievi della Quinta A – dell’Istituto Superiore per L’Enogastronomia DIEFFE di Noventa Padovana si stanno preparando in grande stile, seguiti e accompagnati dai loro docenti. Per fare questo ogni venerdì, da qui all’esame agli allievi viene proposta una giornata “speciale” di tipo laboratoriale durante la quale un esperto riconosciuto nel settore, presenta e racconta la propria esperienza e realizza i prodotti insieme agli allievi.

In particolare il maitre Matteo Biolzi, docente ISE di Laboratorio di Sala-bar, proveniente da una lunga esperienza di lavoro a livello internazionale, ha invitato l’amico e collega Rama REDZEPI a presentare la nuova figura del Bartender nell’ambito della tematica: “Gestione vendite e commercializzazione per le nuove proposte di cocktail e l’utilizzazione di tecniche di presentazione e commercializzazione” inserita nel programma di esame della maturità 2019.

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Rama Redzepi, classe 1984, una carriera strepitosa, attualmente bar manager del Grand Hotel Fasano  a Gardone Riviera e davvero punto di riferimento della mixologist contemporanea, non si è tirato indietro e con grande maestria, professionalità e disponibilità ha spiegato come il mixologist sia oggi un ricercatore, uno studioso; colui che elabora nuove tecniche, inventa ricette e sperimenta”. Deve avere una preparazione classica e una propria, forte, cultura generale essendo molti dei prodotti utilizzati frutto di una storia specifica.

Gli allievi hanno trascorso un’intensa giornata con questo grande maestro realizzando:

  • dalle 9.00 alle 11.00 – la parte teorica sulle diverse tipologie di bar e le nuove tendenze merceologiche (vodka e gin)
  • dalle 12.00 alle 14.00 – dimostrazione pratica di cocktail classici accompagnata dallo storytelling e alcuni cocktail di creazione propria di Rama con il coinvolgimento attivo nella preparazione dei drink)
  • dalle 14.00 alle 15.00 – parte dedicata alle modalità di gestione economica di un esercizio commerciale come il bar.

Durante la giornata è emerso come la mixology, oggi, sia un vero e proprio movimento, una tendenza, un modo di concepire il lavoro di chi si trova dietro al bancone. Alcuni anni fa il lavoro del barman era soprattutto quello di padrone di casa, le cui doti principali erano lo charme e il carisma. Oggi invece il lavoro del mixologist  assomiglia più a quello di uno studioso, di un ricercatore che elabora nuove tecniche, ricette o ricodifica grandi classici riportandoli in auge con tocchi personali.

Il mixologist crea cocktail fuori dagli standard utilizzando tecniche come l’affumicatura, l’estrazione, lavorando molto sull’homemade con sciroppi e infusioni e soprattutto non si pone alcuna barriera nel campo della miscelazione.

Molti bartender distillano in prima persona, creando gin, liquori, amari da utilizzare all’interno dei loro cocktail, il che presuppone grandi capacità tecniche, abilità e conoscenza delle diverse botaniche.

Un messaggio conclusivo che abbiamo potuto ricavare dalla giornata?

Abbiamo avuto la conferma di come i barman siano affascinanti, misteriosi, un po’ psicologi, sempre pronti ad accogliere con un sorriso i clienti e a comprendere cosa desiderano. Abbiamo avuto la conferma che dopo il fenomeno degli chef star, anche i barman sono diventati, negli ultimi anni, dei personaggi carismatici, protagonisti di trasmissioni televisive e soprattutto, il punto di forza per trasformare un locale in un luogo trendy.

Il Barman è un Alchimista, un Creatore…E’ colui che padroneggia l’ Arte della Miscelazione e crea cocktail. Fare il Barman vuole dire avere, in primis, tanta passione e poi emozionarsi riuscendo a portare in un cocktail tutta questa passione. E’ un po’ come un artista che ha davanti a sé una tela bianca e a disposizione tanti strumenti: il colore, i pennelli…la propria fantasia e creatività. Come un pittore, il barman da vita ai suoi cocktail mettendoci tecnica, sapere e creatività. Creare un cocktail è alchimia… degustarlo è pura emozione!
Luciano Moro, Preside dell’Istituto Superiore di Enogastronomia

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